TS Lenti a Contatto

La vision di tiesse lac è quella di considerare la contattologia come una materia in continua evoluzione che lega un piccolo oggetto dal grande contenuto tecnologico ai bisogni dell'individuo.

La Qualità rappresenta per Tiesse lac un elemento determinante. A tale scopo ogni fase di controllo in produzione è coadiuvata dall'impiego di sistemi metrologici e a tecnologia ad interferometria laser di ultima generazione. L'azienda è certificata ISO 13485 in conformità alla direttiva europea per medical devices 93 42.

Tiesse lac produce lenti a contatto di prescrizione per favorire il miglior adattamento morfologico oculare. La gamma di ausili a contatto prevede un'ampio catalogo nel morbido sferico, torico, multifocale, rigide gas permeabili in molteplici geometrie e capacità di compensazione ottica.

Un fiore all'occhiello di tiesse lac è rappresentato dal comparto specialty, caratterizzato da lenti estremamente sofisticate e specifiche per la gestione di casistiche complesse.

Un altro tassello determinante per l'azienda è rappresentato dal Professional Service. Il servizio, che tiesse lac mette a disposizione dei professionisti della visione, è poter fornire indicazioni nella selezione del protocollo applicativo e del prodotto più idoneo alle specifiche del caso. Questa attività è svolta con conoscenza e competenza da personale di comprovata preparazione professionale.

Il catalogo, di cui andremo a visualizzare i contenuti, si propone di poter essere un'importante guida nella selezione del dispositivo a contatto più specifico in relazione al caso da trattare.

In esso sono elencate, secondo un preciso ordine, le molteplici tipologie di lenti a contatto che tiesse lac produce nel comparto morbido, rigido gaspermeabile ed in polimero combinato.

Per poter guidare il professionista nella selezione della lente più specifica alla gestione del caso, è stata creata una tavola in cui, in funzione del tipo di necessità di compensazione ottica, vengono suggerite molteplici possibilità di soluzione.

Per esempio, in caso di cheratocono, nell'impiego di lenti a contatto rigide gaspermeabili sono consigliate lenti esa, geometrie per cheratocono o ticappaquattro con o senza asimmetria. Non sono invece impiegabili geometrie inverse expert e picappa post graft.

Il segmento soft è articolato attraverso molteplici possibilità di selezione del polimero. Ogni materiale impiegato nella costruzione delle lenti morbide di tiesse lac è approvato dall'FDA americana ed ha seguito rigidi canoni clinici di validazione. Tutte le lenti morbide prodotte da tiesse lac hanno indicazione d'uso a porto diurno e non sono da intendere in un'eventuale uso continuo.

La gamma dei materiali morbidi adottati da tiesse lac spazia dai comuni idrogel al 38% e 42% di idrofilia, alla serie dei polimeri Benz con base glicerolo che hanno la prerogativa di disidratarsi molto lentamente e reidratarsi velocemente non appena la lacrimazione torna a livelli ottimali. Inoltre, sono stati aggiunti due nuovi supporti in silicone idrogel come il 6 ed il 7 rispettivamente al 62 e 74% di idrofilia. Immancabile l'M7 in vinil pirrolidone, materiale al 68% di idrofilia, indicato nella realizzazione di lenti a contatto a cambio frequente e nell'impiego pediatrico.

I design sferici sono indicati nella compensazione delle ametropie semplici come la miopia, l'ipermetropia anche in associazione a necessità di compensazione presbìopica. L'ottimizzazione degli spessori permette l'ottenimento di lenti in grado di massimizzare la trasmissibilità all'ossigeno

Al fine di poter effettuare un'oculata selezione geometrica della lente da impiegare nella compensazione del difetto visivo è stata creata una tabella dove considerare per prima cosa la dimensione della lente ottenuta per somma della misurazione del diametro visibile dell'iride e 2,2 mm. Una volta stabilito il diametro totale si dovrà considerare di addizionare al raggio corneale medio un coefficiente di appiattimento suggerito in base al tipo di polimero che si intende adottare.

Per esempio se la cornea fosse di 11 millimetri e ottanta di diametro, la lente morbida sferica ideale potrà essere di 14 millimetri. Se si opta per un materiale al 38% di idrofilia il coefficiente da sommare al raggio corneale medio potrà essere 0,90 millimetri.

Le lenti morbide toriche di prescrizione offrono eccellenti risultati nella compensazione dell'astigmatismo anche in associazione alla presbiopia. I sistemi di stabilizzazione con prisma di ballast e dinamico vengono selezionati in funzione alle specifiche dell'applicazione.

Il toro interno è indicato quando l'asse di inclinazione dell'astigmatismo corneale coincide con quello refrattivo. Si consiglia l'impiego di tale lente quando l'astigmatismo corneale è superiore o uguale a 0,75 diottrie. Può essere associato a entrambi i sistemi di stabilizzazione prismatico e dinamico. Le toriche esterne invece sono ideali nella compensazione di bassi astigmatismi e soprattutto quando l'asse del cilindro refrattivo non coincide con quello dei meridiani corneali.

E' possibile ripartire la compensazione cilindrica su entrambe le superfici di una lente morbida torica, attribuendo alla superficie posteriore un toro pari a quello della cornea mentre sull'esterno verrà realizzato un cilindro per differenza tra il refrattivo ed il corneale. Per esempio, se la correzione totale del cilindro dovesse essere in refrazione di 3 diottrie mentre il corneale ne mostrasse 2 la porzione di toro interno dovrebbe corrispondere a tale quota mentre sull'esterno verrebbe data una diottria per differenza.

Una lente a contatto torica è influenzata da svariati elementi come la tensione palpebrale, la direzione dell'ammiccamento, la tipologia e l'asse dell'astigmatismo.

Il sistema con prisma di Ballast si stabilizza prevalentemente in base alla gravità. La marcatura che identifica il posizionamento dell'asse del cilindro è attuata mediante una sola tacca sempre nasale a ore 3 per occhio destro mentre a ore 9 per occhio sinistro.

A questo sistema di stabilizzazione può essere abbinata una troncatura come ulteriore elemento di minimizzazione delle rotazioni di asse. Se ne consiglia l'adozione oltre le 3 diottrie di cilindro.

Il sistema dinamico con sleb off detto anche con assottigliamento a spessori ottimizzati è ideale per aperture palpebrali simmetriche. le tacche di repere sono 3 nell'occhio destro e 2 nel sinistro, in prevalenza contrapposte sul meridiano 0 180.

Come per le sferiche anche le toriche dispongono di un'opportuna tabella per il calcolo della curvatura.

Si parte sempre dalla stima del diametro dell'iride visibile a cui andrà sommato un valore di 2,5 millimetri. Una volta identificato il diametro totale si dovrà considerare di sommare in base al materiale con cui si intenderà realizzare la lente, un coefficiente di appiattimento al raggio corneale più stretto. Al valore ottenuto si sommerà inoltre un decimo di millimetro ogni diottria di cilindro da compensare. Per esempio con una cornea di 11 millimetri e mezzo la lente potrà essere in diametro totale 14 e se la si volesse realizzare in materiale al 38% oltre che un coefficiente di 0,90 millimetri si dovrà sommare 0,20 millimetri in più se il cilindro fosse di due diottrie.

Il controllo della progressione miopica è un topic molto interessante e molti studi scientifici hanno identificato nell'ortocheratologia una tecnica particolarmente efficace nel contenimento dell'avanzata del difetto visivo. Il meccanismo con cui una lente da ortocheratologia funziona anche nel contenimento della progressione miopica sta nel ridurre il cosiddetto shift ipermetropico periferico retinico.

La lente morbida Myopic di tiesse lac possiede sulla superficie frontale un disegno di profilo del tutto simile alle conseguenze del moulding apportato alla cornea da parte di una lente ortocheratologica rigida gaspermeabile. Si tratta concettualmente di una lente multifocale centro lontano a superficie frontale complessa. Può essere realizzata sia sferica che torica.

Nel seguire le normali procedure di selezione indicate per le lenti morbide sferiche e toriche di tiesse lac la lente Myopic viene preferibilmente realizzata con polimeri in silicone idrogel per favorire un porto diurno prolungato.

La compensazione della presbiopia con lenti a contatto si basa sulla modulazione dell'aberrazione sferica e sulla simultaneità visiva. A livello retinico il processo visivo è caratterizzato dalla percezione contemporanea di immagini che richiedono un periodo di adattamento per superare le difficoltà iniziali. Sono disponibili nel morbido 3 moduli multifocali: PRO 4, PRO 5 L e V e PRO 6.La differenza tra i vari moduli consiste nella modalità di distribuzione geometrica focale.

Il modulo PRO4 prevede una multifocalità con centro vicino, E' indicato in svariate situazioni di compensazione presbiopica ma soprattutto in necessità di addizione medio-alta.

Il sistema PRO5 prevede di diversificare tra i due occhi una lente con lontano al centro e vicino in periferia, prevalentemente su occhio dominante, rispetto al controlaterale che viene gestito con una lente centro vicino.

In ultimo la sofisticata geometria PRO6 ad ottica alternata o diffrattiva dove è predominante nell'area centrale il lontano, alternandosi in continuazione verso la periferia tra focale per distanza e per punto prossimo. Quest'ultima soluzione ha limite di addizione fissato a 2 diottrie. Tutti i moduli esposti possono essere abbinati ad una geometria torica dove si segnala, però, che per il modulo PRO6 dovrà essere prevista esclusivamente una stabilizzazione di tipo dinamico.

Il comparto rigido gaspermeabile è per tiessse lac un elemento di orgoglio poiché offre una miriade di possibilità di realizzazione sia in termini di scelta di polimero sia geometrica.

I polimeri disponibili sono ben 11, riapartiti per differenti valori di permeabilità all'ossigeno. Da segnalare la recente introduzione dell'innovativo GP200, materiale con dicappa 200 indicato in realizzazioni dove sia di fondamentale importanza garantire il massimo apporto metabolico.

La lente PILOTA è un'opportunità di cui può avvalersi il professionista per verificare in vivo uno o più progetti da lui elaborati. Essa consiste in una rigida gas permeabile di medio dicappa con cui è possibile realizzare qualsiasi progetto di lente a contatto. E' da considerarsi uno strumento di prova della durata di massimo 60 giorni. Non è commercializzabile come se si trattasse di una lente definitiva poiché la sua destinazione d'uso è specificatamente quella di essere un ausilio di prova provvisorio.

La lente PILOTA è caratterizzata da una colorazione rossa che ha un duplice scopo: aiutare il neo-portatore a poter gestire più agevolmente la lente a contatto e, soprattutto, trasmettere il messaggio che si tratti di una lente provvisoria.

Ogni lente PILOTA viene serigrafata con la dicitura tiesse lac pilota e il numero di lotto col quale in ogni momento sarà possibile risalire a tutti i dettagli costruttivi. Inoltre una sigla di o esse identificherà rispettivamente lente destra o sinistra.

La gamma delle lenti rigide gas permeabili sferiche di tiesse lac è nutrita di geometrie indicate nelle svariate condizioni morfologiche e con le quali è possibile compensare astigmatismi fino a 1 diottria e 75.

La Tricurva è indicata quando i valori di eccentricità corneale sono inferiori o uguali a 0,45, non superando una dimensione totale della lente di 10 millimetri e 20. Essedue rappresenta un profilo con andamento sfero asferico con axial edge lift di 60 micron. Basf, detta anche bicurva asferica, può essere realizzata sia con zona ottica sferica che con asfericità ricettabile da 0,30 a 0,60.

L'ellittica rappresenta una asferica pura ed è realizzabile con valori di eccentricità in relazione alla morfologia corneale. Qual consiste in un profilo geometrico sfero asferico destinato a cornee con un'eccentricità medio alta. Nell'adozione di questo disegno si sconsiglia di prospettare lenti di diametro superiore a 10 millimetri e venti.

In caso la cornea presenti un astigmatismo superiore a 1 diottria e 75 è possibile interpretare l'approccio applicativo mediante l'adozione di un profilo a toro interno detto Sagit due. Il modulo a toro interno può essere associato a tutti i profili geometrici di base indicati nella pagina precedente. Tutte le lenti sagit due sono marcate con due tacche di riferimento contrapposte che stanno ad indicare l'allineamento del raggio posteriore più piatto in relazione al meridiano corneale più esposto.

Se l'astigmatismo fosse di natura lenticolare o interno è necessario provvedere alla realizzazione di un toro frontale. In questo caso la lente viene stabilizzata con un prisma a base bassa ed il controllo del posizionamento dell'asse viene attuato mediante l'osservazione di tre tacche separate da 15 gradi l'una dall'altra e poste alla base del prisma. La bitorica rappresenta una possibilità di compensazione dei cilindri introdotti da una lente a toro interno. Talvolta il riempimento plastico del meridiano più curvo, attuato dal raggio più stretto della lente torica, può produrre un eccesso di compensazione diottrica lungo quel meridianotale da dover essere corretto attraverso l'impiego di una bitorica.

Tre elle rappresenta un design innovativo nelle lenti corneali erregipi. Questo profilo nasce dall'analisi accurata degli aspetti clinici e delle criticità adattative tipiche delle comuni lenti gas permeabili corneali.

Gli elementi di successo che caratterizzano il design tre elle sono il comfort, la migliore qualità di risposta refrattiva, una marcata stabilità in relazione alla possibilità di adozione di diametri molto più grandi rispetto alle tradizionali gas permeabili.

Quest'ultimo aspetto è reso possibile poiché la lente essendo triconica segue fedelmente ed in modo molto più ìntimo il profilo corneale non impattando meccanicamente con esso.

Come per le morbide anche per le lenti rigide gas permeabili tiesse lac ha messo a punto una serie di moduli multifocali. Nel caso delle lenti corneali il principio ottico di funzionamento si basa sulla traslazione tra l'area centrale per lontano e l'area periferica per vicino. In sguardo primario la lente fornirà una ottimale visione per distanza mentre osservando verso il basso mediante la spinta della palpebra inferiore nei confronti del bordo della lente a contatto il forame pupillàre andrà a traguardare nell'area preposta alla visione prossimale.

Pro 2 consiste in uno specifico design, della superficie posteriore, con andamento iperprolato in termini di asfericità. L'addizione fornita dallo specifico profilo della porzione interna è pari a 1 diottria e 50. Qualora la necessità di compensazione dovesse essere superiore a tale quota, la parte restante viene distribuita sulla superficie anteriore della lente sempre con lontano in centro e vicino periferico. E' possibile anche la realizzazione di toriche interne, toriche esterne e bitoriche con l'abbinamento al modulo PRO 2.

PRO 3 elle è la versione multifocale della triconica 3 elle. In questo caso è la sola superficie frontale della lente ad attuare un effetto multifocale mediante un profilo asferico negativo. Anche le PRO3 elle si possono realizzare in tutte le versioni toriche.

Le geometrie inverse nel comparto rigido gas permeabile assumono un ruolo essenziale quando la condizione morfologica della cornea è ad andamento oblato. Destinate ad applicatori esperti le geometrie custom expert reverse sono dedicate alla gestione di problematiche complesse.

Tiesse lac ha integrato nel proprio software produttivo la possibilità di trasferire tutte le complesse informazioni progettuali derivanti da esportazione topografica o elaborazione virtuale attraverso programmi informatici di simulazione applicativa. Non vi è limite alla possibilità di progetto in ambito Expert Reverse. La gamma disponibile può avvalersi anche di superfici a toro interno, flangia torica, toro esterno e bitorica. I campi di impiego di tali geometrie spaziano dalla chirurgia refrattiva, alla cheratoplastica nonché tecniche ortocheratologiche.

L'ortocheratologia consiste in una tecnica non chirurgica transitoria e reversibile che prevede attraverso un rimodellamento della superficie anteriore della cornea di ridurre o annullare temporaneamente un difetto visivo. Le lenti della serie ESA orto sei offrono un risultato ortocheratologico rapido ed efficace.

Come abbiamo detto nell'introduzione alla descrizione dei punti salienti del catalogo prodotti di tiesse lac, le lenti specialty rappresentano un fiore all'occhiello per l'azienda. In questo comparto sono racchiuse molteplici soluzioni applicative sia nel soft che nell'erregipi destinate alla gestione dei casi più complessi

Una tabella riepilogativa descrive le molteplici opportunità applicative previste nel segmento specialty. La consultazione di tale schema dà l'idea dell'articolata gamma di lenti che compongono il comparto degli ausili specifici per casi complessi.

Le lenti sclerali rappresentano un'importante risorsa nella gestione di problematiche complesse come ad esempio le cornee irregolari. In questo ambito la gamma esse c ielle consente di poter superare con successo le criticità applicative legate proprio a superfici corneali fortemente alterate.

La linea esse ci elle è realizzabile con polimeri di elevata trasmissibilità all'ossigeno dal dicappa di 100, 125 e 200. Possono essere fornite in versione sferica, asferica, torica esterna, free form e multifocale. Esse ci elle standard si presenta in due diametri: sedici e cinquanta e quattordici e cinquanta.

Esse ci elle advance rappresenta un protocollo innovativo e di semplice interpretazione e gestione per il professionista della contattologia. Le lenti che completano il sistema applicativo esse ci elle advance sono indicate nell'adattamento su cornee irregolari come il cheratocono, la degenerazione marginale pellucida il post trapianto e post chirurgia refrattiva. A differenza della linea esse ci elle di base le lenti esse ci elle advance sono ricettabili nel diametro totale a partire da quattordici e cinquanta fino a diciassette con step di 0,10 millimetri. La selezione del diametro viene attuàta partendo dalla stima del diametro visibile dell'iride a cui va sommato un valore di 4 millimetri.

Scegliere la lente iniziale dal set esse ci elle advance è semplice. Sarà sufficiente prelevare dal kit di prova la sagittale corrispondente alla condizione corneale sulla quale la lente dovrà essere impiegata.

Per esempio, nel caso si debba applicare una lente su un cheratocòno iniziale la profondità sagittale su cui effettuare le varie valutazioni applicative potrà essere di 4200 micron nel diametro 16 oppure di 3400 micron nel diametro 15.

Le principali aree della lente sono contraddistinte da un acronimo che relaziona la geometria con le aree anatomiche dell'occhio. Per esempio a c identifica l'apical clearance ovvero la profondità in zona ottica. cam la camera. lc la limbal clearance ovvero il sollevamento nella regione limbàre e sl la scleral landing detto anche allineamento sclerale.

La serie esse ci elle smee rappresenta l'evoluzione dei concetti più classici nell'adattamento delle lenti erregipi di grande diametro. L'acronimo smee sta per scleral multiple elevation effects ed indica la possibilità di ricettazione totale agevolando in questo modo l'adattamento del profilo della lente alla ccomplessa ed asimmetrica geometria del settore oculare extra limbare.

Le recenti pubblicazioni scientifiche evidenziano come un'alta percentuale di cornee irregolari presenti asimmetria anche nella regione sclerale. Per questa ragione le lenti smee differiscono dalla gamma delle lenti standard per la loro possibilità di ricettazione per emi meridiani rispettivamente a 0, 90, 180 e 270°. Un'altra particolarità fondamentale che caratterizza le lenti della serie smee è quella di possedere una camera a pianta ellittica contenendo in questo modo il fenomeno del fogghing attribuito spesso ad un'elevata dinamicità di lenti àptiche che non appoggiano in modo omogeneo sulla porzione sclerale.

So Cléar è una gamma di lenti corneo sclerali di dimensioni che spaziano da un minimo di tredici millimetri e 30 fino a quindici e 50. L'indicazione di utilizzo di tali lenti è molteplice: possono essere rivolte sia a cornee regolari, caratterizzate da elevata sensibilità o in condizioni di lacrimazione scarsa tale da pregiudicare il possibile porto di una comune lente morbida, oppure destinate alla gestione di problematiche mediamente complesse come cheratoconi o post-chirurgico dove l'applicazione di una lente mini sclerale non sia possibile per svariate ragioni. A differenza delle lenti mini sclerali, le corneo sclerali So Clear non necessitano di pre riempimento di salina, vengono inserite applicandole direttamente dal dito indice e sono controllabili in fluoresceina instillando quest'ultima dopo che la lente è stata posizionata, proprio come nel caso di un controllo nei confronti di una comune rigida gas permeabile corneale. Il minimo movimento della lente assicura un ricambio lacrimale.

L'individuazione della lente ottimale avviene in modo differente rispetto ad una lente Sclerale poiché non viene stimato un sollevamento dalla superficie corneale attraverso la selezione di lenti in base alla profondità sagittale, bensì viene attuata un'applicazione scegliendo la curva base proprio come se si trattasse di applicare una comune corneale erre gi pi.

I canoni da osservare in sede di controllo sono due: l'area di sfioro corneale, che verrà modulata scegliendo la curva base riferendosi al cappa medio corneale mentre l'altro canone valutativo sarà quello relativo alla curva periferica di allineamento sclerale detta pi ci ovvero Peripheral Curve. I due controlli sono separati tra loro. Ad esempio se la lente provata di raggio base sette e 50 dovesse essere considerata idonea per l'appoggio corneale ma invece la periferia dovesse rivelarsi chiusa allora opteremo per una curva base di sette e 50 ma con periferia più aperta.

Abbiamo studiato sistemi di applicazione basati sull'analisi dei dati topografici ed integrati con traial set in differenti design, curvature e diametri. Cappae rappresenta una geometria classica tetracurva per cherato cono ed il suo impiego è consigliato negli stadi di primo e secondo livello della patologia corneale. Cappagi si rivolge invece a stadi più avanzati della manifestazione conica.

Aessecappa a differenza delle precedenti geometrie presenta uno sviluppo asferico senza aree di transizione, condizione considerata ottimale per non indurre stress biomeccanici alla superficie corneale.

Veniamo ora al sofisticato sistema applicativo ticappaquattro. Esso consiste in una serie di lenti che si differenziano per geometria in relazione al livello o stadio del cherato cono. Si tratta di lenti a sviluppo geometrico tetra conico tangenziale dove sono assenti aree di transizione tali da poter generare traumatismi corneali.

L'analisi della condizione morfologica della cornea condotta su base topografica diviene l'elemento discriminante nella scelta del profilo geometrico ideale in lenti a contatto corneali. Il sistema ticappaquattro consente di adattare una geometria di lente in modo proporzionato all'entità del cherato cono usufruendo di profili asferici di differente repentinità di appiattimento adeguati alla rispettiva necessità di allineamento corneale.

Quando la superficie corneale diviene di forma complessa, a seguito di interventi di chirurgia refrattiva o nel post trapianto, poter adottare un profilo geometrico adeguato può rivelarsi di fondamentale importanza.

E' il caso della serie pi cappa ideata da tiesse lac, un design specifico nella gestione contattologica con lenti corneali erre gi pi, nella cheratoplastica perforante o lamellare la cheratotomia radiale o post lasik.

Picappa 6 possiede un livello di inversione di 0,60 ed è indicata nelle cheratoplastiche dove l'accostamento del lembo è regolare. Picappa 9, dal valore di inversione di 0,90, è consigliata dove il lembo è protruso con un accostamento meno lineare. Infine picappa 12, di inversione di 1,2 milimetri, si propone per condizioni dove la cornea risulti severamente oblata come ad esempio nella cheratotomia radiale.

Tiesse lac da sempre attenta a sviluppare sofisticate soluzioni contattologiche atte a poter risolvere situazioni complesse, investe periodicamente in tecnologie avanzate.

Grazie all'impiego di tali innovativi sistemi di produzione è possibile realizzare superfici ad andamento asimmetrico settoriale associando in modo più intìmo e proporzionato il profìlo di una lente a contatto ripartito per emi meridiani a, 0, 90, 180, 270°.

L'andamento settoriale con asimmetria è associabile a tutte le erre gi pi, anche corneo sclerali e sclerali della serie esse ci elle.

Quando nel cherato cono o nella degenerazione marginale pellucida un potenziale portatore di lenti a contatto manifesta problemi di adattamento verso una soluzione contattologica con erre gi pi corneali, è possibile attuare un buon recupero visivo impiegando lenti morbide toriche specifiche, dal nome ti di cappa.

Esse consistono in un profilo bi torico studiato espressamente per le ectasie corneali. Preferibilmente realizzate in polimero in silicone idrogel le lenti ti di cappa sono caratterizzate da una doppia toricità, posteriore e frontale, dove gli assi delle due superfici sono spesso sfalsati tra loro permettendo in questo modo una migliore compensazione delle aberrazioni di alto ordine che caratterizzano le affezioni espresse.

Quando le ectasie si presentano con carateristiche più severe e ad apice centrale l'efficacia della compensazione ottica è determinata dal menisco lacrimale tra lente e cornea. Questa condizione è di facile attuazione con lenti rigide gas permeabili ma, non sempre, esse sono tollerabili.

A tal proposito una possibilità di replica degli effetti che una lente dura può fornire in queste circostanze è data da una morbida a spessore maggiorato. Esse pi cappa è la serie di lenti morbide per cherato cono che permette l'ottenimento di effetti compensativi ottici molto vicini a quelli raggiungibili con lenti erre gi pi corneali. Si tratta di lenti realizzate in materiale a base siliconica ad alta permeabilità all'ossigeno, con superficie posteriore sferica ed anteriore torica, stabilizzata con un sistema dinamico simmetrico.

Il protocollo applicativo esse pi cappa prevede di associare al livello o stadio del cheratocono un proporzionale disegno di lente a spessore maggiorato. E' di particolare importanza l'interpretazione topografica per selezionare il coefficiente di spessorazione di una lente esse pi cappa. Ad esempio se il cheratocono dovesse essere di secondo stadio dovrà essere scelta una lente esse pi cappa di tipo 2. Il raggio base di tale lente sarà quello relativo al cappa più piatto dei sim cappa topografici. Il diametro standard è di 14 millimetri e ottanta, ma in ogni caso, può essere ricettato.

Quando la cornea dovesse presentare un profilo fortemente oblato derivante dagli effetti della chirurgia refrattiva o da trapianto è possibile gestire tale condizione con una lente di tipo morbido expert revers.

Essa consiste in un profilo inverso atto a permettere l'adattamento della lente in situazioni di forte alterazione morfologica conseguente agli interventi chirurgici citati.

Spesso è necessario progettare la superficie posteriore della lente con una toricità calcolata attribuendo circa 0,30 millimetri di appiattimento ad ogni raggio di curvatura corneale topografico. L'entità dell'inversione è mediamente di 1 millimetro mentre una residua compensazione cilindrica può essere tradotta sulla superficie anteriore generando, in questo modo, un profilo bitorico.

Il sistema combinato INSERT consiste in un abbinamento contemporaneo tra una morbida, che funge da superficie di supporto, e una lente rigida gaspermeabile di piccolo diametro. La combinazione dà luogo ad una lente dove la porzione morbida offrirà centraggio e comfort mentre la porzione dura garantirà la migliore compensazione ottica. Particolare attenzione dovrà essere rivolta nell'adottare tale soluzione applicativa all'apporto metabolico che può essere ridotto dalla presenza contemporanea in cornea di due lenti a contatto sovrapposte.

Ai brid consiste in una lente gemellata per la gestione di ectasie in fase iniziale ed intermedia. E' caratterizzata da una doppia matrice, morbida e rigida gaspermeabile, rispettivamente in silicone idrogel la prima mentre di dicappa 100 la seconda, entrambe fuse in un'unico pezzo. Le doti che favoriscono la selezione di questo ausilio sono l'eccellente comfort, l'elevato rispetto della fisiologia corneale, l'ottima risposta visiva e la flessibilità di impiego.

La parte finale del catalogo prodotti fin qui esposto è dedicata a tabelle di utilità come la legenda delle terminologie ISO utilizzate per descrivere le caratteristiche ottico geometriche di una lente a contatto.

Per effettuare tale conversione si dovrà considerare il valore della diottria della lente oftalmica come dato in neretto, nella colonna centrale, e tradurlo in valore finale a contatto rispettivamente

L'altra tabella è dedicata alla conversione diottrie millimetri. Questa opzione è molto importante sia per tradurre i valori che alcuni strumenti forniscono in diottrie e conseguentemente riportarli in millimetri ma soprattutto per calcolare l'entità del diottro del menisco lacrimale.

Per esempio se dovessimo calcolare a quanto corrisponde la variazione diottrica del menisco derivante dal passaggio da una curva di una lente a contatto dura da 7,80 a 7,90, sarà sufficiente visualizzare il valore in diottrie delle rispettive curve e calcolare aritmeticamente la loro differenza.

Quanto detto fin qui vuole rappresentare un biglietto da visita della tiesse lenti a contatto ma va ricordato che consiste solo in minima parte ciò che l'azienda, forte della sua esperienza di quarant'anni nel settore della contattologia di prescrizione, è in grado di offrire al professionista della visione.

Passione, esperienza, tecnologia sono elementi imprescindibili per poter ottenere il fine che tiesse lac si è da sempre prefisso come obiettivo: soddisfare i bisogni dell'individuo. Grazie per l'attenzione.